Il conto alla rovescia sta per finire, tra un mese e mezzo avranno inizio a Parigi i giochi della 33/a Olimpiade. E già fioccano le polemiche
Una lunga vigilia caratterizzata da tensioni, polemiche e tanta paura. Parigi si prepara ad ospitare i giochi della 33/a Olimpiade in un clima tutt’altro che sereno e pacifico. La Francia, com’è noto, oltre ad essere nel mirino del fondamentalismo islamico, è impegnata in prima linea nella guerra tra Russia e Ucraina a sostegno di quest’ultima.
Nei giorni scorsi il presidente russo Vladimir Putin ha inviato messaggi tutt’altro che concilianti nei confronti del presidente francese Emmanuel Macron, deciso più che mai a sostenere la difesa ucraina con ogni mezzo. E le Olimpiadi rappresentano la vetrina ideale per organizzare attentati o azioni dimostrative.
Oltre a questioni così delicate e allarmanti negli ultimi giorni sta montando una dura polemica contro gli organizzatori dei giochi, soprattutto delle gare che dovrebbero svolgersi nella Senna. Il fiume che attraversa Parigi ospiterà eventi di triathlon e acque libere.
Nel ruolo di principale accusatore, colui il quale ha lanciato più di un allarme in queste ore, c’è la stella del nuoto italiano, il re delle lunghe distanze e del mezzofondo Gregorio Paltrinieri.
Il pluricampione del mondo e campione olimpico di Rio de Janeiro dei 1500 stile libero attraverso i suoi profili social ha lanciato un attacco in piena regola nei confronti degli organizzatori dei giochi in relazione alle ‘condizioni di salute’ della Senna.
Il fiume che bagna Parigi e che ospiterà le gare di mezzofondo ha fatto registrare un livello d’inquinamento che supera di gran lunga la semplice soglia di allarme. Il Governo francese ha stanziato un miliardo e mezzo di euro per la bonifica del fiume, ma a quanto pare senza risultati apprezzabili.
Con sarcasmo e tagliente ironia, Paltrinieri ha denunciato tutto questo attraverso i suoi profili social: “Dicono che gareggeremo al 100% lì – si legge nel post pubblicato dal nuotatore azzurro -. Dicono che non ci sia realmente un piano b. Dicono anche però che nessuno dei valori delle acque sia a norma. E mancano meno di 50 giorni“.
Tra l’altro molti attivisti, per protesta nei confronti di Macron, hanno minacciato di usare la Senna come gabinetto dove espletare i propri bisogni fisiologici. E questo non fa che accrescere la preoccupazione tra gli atleti.