La burocrazia e le sue proverbiali e dannose lentezze stanno penalizzando milioni di cittadini italiani: l’INPS è messo sotto accusa
Ancora una volta gli impacci e i ritardi del sistema burocratico del nostro Paese stanno creando parecchi disagi a milioni di cittadini. È un problema atavico, quello della lentezza degli enti amministrativi nel disbrigo di pratiche essenziali per la nostra vita.
Anche in questo caso sul banco degli accusati c’è l‘INPS, l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, chiamato ad elargire un tipo particolare e molto importante di bonus entro il 2024 e che invece non è stato ancora in grado di garantire.
Procediamo per ordine. Il benefit in questione è il cosiddetto ‘bonus nido 2024‘, un’entrata una tantum che spetta alle famiglie che hanno figli all’asilo fino all’età di tre anni e ai genitori che purtroppo devono fare i conti con figli affetti da gravi patologie croniche.
Non più tardi di tre settimane fa, per l’esattezza il 20 aprile scorso, l’INPS ha comunicato lo sblocco dei fondi necessari a rimborsare tutti gli aventi diritto che hanno già formulato e completato la richiesta. In realtà questi soldi non sono ancora stati erogati.
La ‘ratio’ del bonus nido consiste da un lato nel rimborso delle rette che ogni famiglia deve versare agli asili nido, siano essi pubblici o privati, dall’altro sono una sorta di ristoro per chi invece deve sostenere spese extra per figli vittime di gravi e croniche malattie.
In realtà i fondi che in teoria l’INPS ha sbloccato ad aprile non sono ancora arrivati a destinazione. Nonostante tutte le sedi dell’ente previdenziale siano state allertate, i soldi sul conto delle famiglie che avevano completato da tempo l’iter burocratico non sono ancora arrivati.
Dai vertici dell’INPS sono partiti chiari ed espliciti inviti alla pazienza: “Il denaro arriverà a breve“, si fa sapere. Sta di fatto che i tempi rischiano di dilatarsi ulteriormente anche perché l’Istituto deve ancora completare la lavorazione di parecchie domande di accesso al bonus nido.
La speranza è che a breve tutto possa sbloccarsi. Infine, vale la pena ricordare come il bonus valga per tutte quelle famiglie i cui figli non abbiano ancora superato i tre anni di età e come le domande per accedere al bonus si possano presentare entro il 31 dicembre prossimo.